Cause giudiziarie
Assistenza legale esperta e supporto professionale altamente specializzato.
Ricerca forense
Riesamina delle prove di controparte con metodologie investigative scientifiche
Valutazioni psicodiagnostiche
Raccolta di informazioni attraverso l’uso di strumenti e test psicologici
Chi è il consulente?
In un mondo sempre più complesso, il processo giudiziario richiede sempre di più il supporto di specialisti che possano spiegare e dimostrare aspetti complessi mediante la prova scientifica.
All’interno delle aule giudiziarie, il giudice e gli operatori del diritto hanno specifiche competenze giuridiche e un’ampio bagaglio culturale, ma necessitano di esperti in settori specifici che possano dare lumi scientifici su tematiche di diversa natura.
Per questo motivo l’ordinamento italiano nel processo penale ha regolamentato la figura del perito, ossia il consulente nominato dal giudice, che possa coadiuvarlo su aspetti scientifici, fornendo la propria valutazione.
Ai sensi dell’art. 225 del c.p.p., le parti possono nominare il proprio consulente tecnico, ovvero uno specialista il cui compito è quello di vigilare l’operato del perito, confrontarsi e all’occorrenza avanzare opposizioni li dove necessitano.
Anche nel processo civile il giudice può nominare il proprio specialista, ma a differenza del procedimento penale si chiamerà “consulente tecnico d’ufficio”. In questo caso le parti possono nominare il proprio consulente che prenderà il nome di “consulente tecnico di parte”.
Il consulente tecnico di parte può essere utilizzato nel processo, dall’accusa o dalla difesa, a prescindere della nomina da parte del giudice del proprio consulente/perito. È sempre più frequente che la nomina avvenga perché si è di fronte ad una situazione particolarmente complessa, oppure li dove la strategia legale necessiti dell’apporto di un professionista con competenze specifiche.
A seguito della nomina di un consulente, il professionista offrirà il proprio ausilio chiarificatore, non per decidere ma per spiegare la realtà o l’aspetto specifico, dimostrandolo scientificamente mediante un lavoro di analisi e di ricerca, relazionando il proprio operato fino a testimoniarlo nelle aule giudiziarie in qualità di specialista del settore di competenza.
La consulenza non può essere annoverata tra i mezzi di prova in senso lato, ma di per sé è una fonte di prova quando è un mezzo di accertamento necessario di situazioni rilevabili esclusivamente mediante ricorso a determinate conoscenze tecniche scientifiche o a particolari strumentazioni.
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